Forte Rocca
- Paini Alessia
- 21 mar
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Forte rocca è il nostro Dio
Nostra speme in Lui si fonda
Ci sostien benigno e pio
Nell'angoscia più profonda
Il tristo tentator, a noi fa guerra ognor
Astuzia e frode son l'armi sue tremende
Ma da lor Dio ne difende
E' perduto immantinente
Quei che solo in sé confida
Per noi pugna un Uom possente
Che Dio scelse a nostra guida
Chi sia, domandi tu
Egli è Cristo Gesù!
Nostro Signore
Da Lui vigor ne viene
La vittoria in man Ei tiene
Se migliaia di demòni
Ci volessero inghiottire
Le malefiche legioni
Non vedranci impallidire
Con tutti i lor terror, si mostrin pure! Il cuor
No, non ci trema
A un detto dell'Eterno
Fia depresso il re d'inferno
La Parola della vita
Rispettar denno i potenti
Col Suo Spirto Iddio n'aita
Noi sarem con Lui vincenti
Se pieni di furor, tolgonci figli, onor
Ed ogni bene, ne avranno vantaggio lieve
A noi il Regno restar deve
Spartito (versione Legnano):
Spartito (versione Brescia):
Originale: Ein feste Burg ist unser Gott di Martin Lutero. Si tratta dell'inno più famoso composto dal grande Riformatore (1527-1529).
Strumentale:
Riferimento biblico: si tratta di un adattamento del Salmo 46
Salmo 46:
Al direttore del coro.
Dei figli di Core.
Per voci di soprano. Canto.
Dio è per noi un rifugio e una forza,
un aiuto sempre pronto nelle difficoltà.
Perciò non temiamo se la terra è sconvolta,
se i monti si smuovono in mezzo al mare,
se le sue acque rumoreggiano, schiumano
e si gonfiano, facendo tremare i monti. [Pausa]
C'è un fiume, i cui ruscelli rallegrano la città di Dio,
il luogo santo della dimora dell'Altissimo.
Dio si trova in essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino.
Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano;
egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie.
Il SIGNORE degli eserciti è con noi,
il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Pausa]
Venite, guardate le opere del SIGNORE,
egli fa sulla terra cose stupende.
Fa cessare le guerre fino all'estremità della terra;
rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra.
«Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.
Io sarò glorificato fra le nazioni,
sarò glorificato sulla terra».
Il SIGNORE degli eserciti è con noi;
il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio.